Il regista presenta il film, Modera Mariangela Barbanente

IL SOGNO DI SAMIRA - SAMIRA'S DREAM

IL SOGNO DI SAMIRA - SAMIRA'S DREAM

90 min | Melodramma | Irlanda, Tanzania

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Nino Tropiano

Attori

Genere

Melodramma

Durata

90 min.

Nazione

Irlanda, Tanzania

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Un racconto di formazione, lungo 7 anni, che vede come protagonista Samira, una giovane donna originaria di Nungwi, un villaggio di pescatori, situato nell'estremo lembo settentrionale dell'isola di Zanzibar, culla della cultura Swahili, a largo della Tanzania. Samira, conosciuta per caso durante una ricerca finanziata da una fondazione irlandese (Simon Cumber Film Fund) è consapevole che solo un duro lavoro su se stessi può portare al raggiungimento di un certo grado di libertà e felicità. Quindi, pur non contravvenendo ai precetti di una società tradizionale, si sposta in città per realizzare il suo sogno: studiare per accedere all'università, nella speranza di trovare un impiego che le consenta di diventare una donna moderna, in grado di conciliare due istanze apparentemente opposte: avere una famiglia ed essere indipendente.

Questo film è un atto di fede: ho deciso di scommettere su una storia apparentemente ordinaria, ossia il viaggio di “elevazione” di una ragazza come tante, ma con la capacità di coltivare quella necessaria fiducia in se stessa per affrontare la vita .

Negli ultimi due anni, il documentario di Tropiano è stato presentato in una ventina di altri eventi, tra cui il Matera Film Festival, la Semaine du Cinéma del Camerun, l'IFI Documentary Film Festival dell'Irlanda e il Festival del Cinema indipendente di Roma. Allievo dell'IADT di Dublino, prima di lavorare a questo lungometraggio, Tropiano ha è stato alla regia di altre opere non-fiction, come Chippers e My Daughter Makes the Madonna.

Note

In Samira's Dream, il regista di Monopoli sceglie di seguire la ventenne protagonista a Nungwi, un piccolo villaggio di pescatori nell'isola di Zanzibar, dove vive. Samira è cresciuta in una società musulmana rigida, all'interno di una realtà che la costringeva al matrimonio. Attraverso la voce fuori campo del regista, capiamo che l'incontro con Samira è avvenuto quasi per caso, quando un gruppo di donne locali ha accettato di condividere le proprie storie. Da quell'incontro casuale si è scaturito un intenso lavoro di ricerca che copre circa sette anni della sua vita.

Samira, a differenza di molte altre donne tanzaniane della sua età, sogna in grande e desidera diventare una donna indipendente. Ovviamente, non vede alcun conflitto tra la realizzazione personale e l'essere madre e moglie. Crede nel potere dell'istruzione per raggiungere la conoscenza, la consapevolezza e l'indipendenza economica. Ciò che è ordinario e del tutto ragionevole nella società occidentale la rende rivoluzionaria nel contesto altamente patriarcale e religiosamente conservatore in cui vive. È questa, in sostanza, la spina dorsale del documentario di Tropiano: raccontare la storia di emancipazione che ritrae Samira, che passo dopo passo tenta di prendere in mano la sua vita.


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