Una testimonianza preziosa e necessaria di quei giorni e dell’uomo e politico Enrico Berlinguer
GLI ULTIMI GIORNI DI ENRICO BERLINGUER
90 min | Docufilm | Italia
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La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Samuele Rossi
Attori
Enrico Berlinguer
Genere
Docufilm
Durata
90 min.
Nazione
Italia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
7 Giugno 1984. Enrico Berlinguer sta parlando a Padova dal palco di un importante comizio
elettorale in vista delle imminenti elezioni europee. Suda, si fa sempre più pallido, incespica con le
parole, sembra in evidente difficoltà. Nonostante il malore e la volontà contraria dei presenti che lo
invitavano a fermarsi, decide di concludere il suo discorso.
Enrico Berlinguer entra in coma di lì a poco e viene trasportato d’urgenza in ospedale dove rimane
in condizioni drammatiche per 4 giorni, fino alla morte che si consumò l’11 giugno dinanzi allo
sconcerto incredulo di tutto un paese. Lo stesso Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, si
precipitò al suo capezzale e riuscì ad entrare in stanza per vederlo e baciarlo sulla fronte poco
prima del decesso. Poche ore dopo la morte di Berlinguer, Pertini si impose per trasportare la
salma sull'aereo presidenziale, un unicum nella storia della Repubblica. «Lo porto via come un
amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta», disse.
Il 13 giugno si consumò il funerale politico più imponente della storia della Repubblica.
Furono in due milioni a scendere in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima. Un
abbraccio collettivo, un saluto commosso dei cittadini ad un uomo che aveva lottato apertamente
per un ideale e lo aveva fatto sempre nei toni giusti e composti. Il funerale fu seguito da una
cronaca in diretta di proporzioni eccezionali, tra autorità politiche provenienti da tutto il mondo, in
un’onda emotiva che dilagò senza pari in tutta Italia.
Note
Il film inizia e finisce su un sorriso, quello di Enrico Berlinguer, sul palco di Piazza delle Erbe a
Padova, giovedì 7 giugno 1984. Il segretario del Partito Comunista Italiano fatica a concludere il suo
comizio, si ferma dopo poche parole, riprende il discorso, suda vistosamente: vicino a lui ci sono i
compagni di partito. Porta a termine il suo intervento - sarà l’ultimo della sua vita - e sorride verso
le persone accorse, per la campagna elettorale per le elezioni europee imminenti. Si sentono i cori
“Enrico, Enrico!”. Poco dopo Enrico Berlinguer verrà portato in ospedale, dove rimarrà fino all’11
giugno: il segretario del PCI entra in coma, non si risveglierà più.
Il film documentario racconta quei momenti e ricostruisce, con sole immagini, audio e video
d’archivio mai pubblicati prima, la cronaca dei cinque giorni che precedono il funerale a Roma, in
una gremita piazza San Giovanni. Dall’incessante cronaca dei titoli dei giornali ai ricordi dei
militanti, chi era lì - in piazza, in ospedale - ricorda le impressioni, le preoccupazioni, le lacrime di
allora.
Dalla piazza le telecamere si spostano all’ospedale: i bollettini medici, dal linguaggio criptico
eppure troppo chiaro in quei frangenti, sono letti da Antonio Tatò, allora capo dell'ufficio stampa di
Enrico Berlinguer. Ci sono la moglie e i figli. Accorrono tra i corridoi bianchi gli esponenti di spicco
del PCI, si distinguono Antonio Ingrao e Gian Carlo Pajetta, poi il Presidente della Repubblica
Sandro Pertini e la Presidente della Camera Nilde Iotti, il segretario della CGIL Luciano Lama. Gli
avversari politici, Giovanni Spadolini, Bettino Craxi e Tina Anselmi. Il ritmo è scandito da vecchi
filmati con i militanti appostati fuori dall’ospedale, punteggiato dai telegrammi inediti, con parole
stringate di speranza, inviati in via delle Botteghe Oscure e direttamente all’ospedale - tra i quali si
riconoscono le firme di Giorgio Strehler, Umberto Eco e Vasco Rossi, tra gli altri. Infine il racconto
della camera ardente e dell’inesorabile avvicinamento all’imponente funerale in Piazza San
Giovanni. Le tante personalità politiche provenienti da tutto il mondo che arrivano a Roma per
omaggiare il leader scomparso. La visita a sorpresa del capo della Destra Nazionale, Giorgio
Almirante. I tantissimi militanti accorsi da tutta Italia. La gente comune che invase le strade di
Roma per dare un ultimo saluto a quella che era diventata ormai per tanti una persona di famiglia.
La voce di Enrico Berlinguer si sente per le ultime volte: sono i suoi discorsi ritrovati, pronunciati
negli anni della sua segreteria, più attuali che mai. L’importanza della scuola - dal corpo docente
alle famiglie - nella costruzione di cultura tra le diversità, la necessità dell’emancipazione femminile
e della crescita del ruolo della donna in società, la qualità della vita in uno Stato che assicuri
welfare ai suoi cittadini in un’Italia unita da Sud a Nord.