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FONDAMENTALE CAPOLAVORO ARGENTIANO, CHE RAPPRESENTA LA PERFEZIONE DELLA SUA FORMULA PER IL THRILLER

PROFONDO ROSSO

PROFONDO ROSSO

123 min | Thriller | Italia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Dario Argento

Attori

David Hemmings Clara Calamai Macha Méril Eros Pagni. Giuliana Calandra Gabriele Lavia Glauco Mauri Daria Nicolodi Attilio Dottesio Furio Meniconi Glauco Onorato Mario Scaccia Piero Vida Aldo Bonamano Lorenzo Piani Vittorio Fanfoni Piero Mazzinghi Fulvio Mingozzi Geraldine Hooper Salvatore Baccaro Salvatore Puntillo Liana Del Balzo Dante Fioretti Jacopo Mariani Nicoletta Elmi

Genere

Thriller

Durata

123 min.

Nazione

Italia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Il musicista inglese Marc Daly, in Italia per motivi professionali, è casualmente testimone del sanguinario omicidio della sensitiva Helga Ullman, che abita nel suo stesso palazzo. Poco prima, durante un congresso di parapsicologia, Helga aveva avvertito in sala una presenza malevola, di una persona che aveva già ucciso e che avrebbe ucciso ancora. Marc è turbato e incuriosito da quanto ha visto e decide di indagare per conto suo, trovando una sponda nella giornalista Gianna Brezzi che vede la possibilità di uno scoop. La pista investigativa che segue porta Marc in direzione di una scrittrice, Amanda Righetti, ma, quando arriva a casa sua per parlarle, la trova morta assassinata. Il killer ha colpito ancora e sembra in grado di prevedere tutte le mosse di Marc e Gianna, in una scia di sangue che si fa sempre più lunga e tortuosa.

Note

L'uso della musica è esemplare in questa ricerca dell'innovazione creativa: l'utilizzo del rock progressivo dei Goblin e di nenie infantili deformate e ossessionanti è significativo ed è rimasto un paradigma da imitare.

Di notevole fascino è anche l'uso di esterni in grado di caratterizzare in modo decisivo la visualizzazione della storia, da un bar che sembra dipinto da Edward Hopper a una villa tenebrosa e ricca di memorie alla piazza in cui Argento mette in scena in modo particolare i dialoghi tra il protagonista e il suo derelitto amico pianista: tutto congiura a generare un insieme significativo e incisivo, grazie anche alla mobilità pervasiva e creativa della macchina da presa. In tutto questo, i delitti rappresentano degli episodi quasi a sé stanti, realizzati con una cura e una fantasia particolari, mediante un accorto utilizzo di immagini, suoni e musica, in un modo coinvolgente che lascia da parte le parole per affidarsi alla pura messa in scena.


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