una commedia applaudita a Cannes e campione d’incassi in Francia
I COLORI DEL TEMPO
124 min | Commedia | Francia
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Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Cédric Klapisch
Attori
Suzanne Lindon Abraham Wapler Julia Piaton Vincent Macaigne. «continua Zinedine Soualem Paul Kircher Vassili Schneider Cécile De France Vincent Perez François Berléand Sara Giraudeau Fred Testot Raïka Hazanavicius Alexandra Ansidei Louise Pascal Jonas Paz-Benavides Amandine Partensky François Chattot Virginie Sibalo Alice Grenier Angèle Garnier
Genere
Commedia
Durata
124 min.
Nazione
Francia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
Nella Francia di oggi, un gruppo di sconosciuti viene riunito in quanto discendente di Adèle, donna di fine ottocento che dalla Normandia era partita alla volta di Parigi in cerca della madre che l'aveva abbandonata. Dovendo ispezionare la casa in rovina di Adèle per decidere cosa fare della proprietà, gli emissari del gruppo - Guy, Céline, Seb e Abdel - mettono insieme pezzo dopo pezzo il lontano passato della loro famiglia. Parallelamente, durante la Belle Époque, Adèle si avventura nella grande città assieme ai nuovi amici Lucien e Anatole, scoprendo una capitale nel vortice del cambiamento, tra zone ancora rurali e i salotti della borghesia moderna, e tra le arti figurative e l'avvento della fotografia.
Note
Leggero e sornione, sempre ammiccante ma mai stucchevole; l'equilibrio è delicato ma nelle mani di Cédric Klapisch c'è la garanzia di una carriera intera votata alla ricerca del piacere del grande pubblico. In fondo anche chi non ne ricorda il nome conserverà memoria del grande successo de L'appartamento spagnolo, dei relativi seguiti oppure, prima ancora, di Aria di famiglia.
Con La venue de l'avenir, il regista francese ritrova uno smalto che gli mancava da un po', dirigendo con brio un grande cast corale (tutt'attorno a Vincent Macaigne c'è una carrellata di figli d'arte, specialmente della nuova generazione a partire da Suzanne Lindon, e chissà che non sia una strizzata d'occhio ai temi del film) che si rincorre dalle taverne di una Montmartre fin de siècle ancora campagnola fino ai mosaici digitali di una riunione su Zoom, passando per la prima mostra dei pittori impressionisti raggiunta da viaggi nel tempo psichedelici grazie a un trip di ayahuasca.