Commedia romantica diretta da Celine Song, autrice di Past Lives
MATERIAL LOVE
116 min | Commedia | Finlandia, USA
Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.
Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Celine Song
Attori
Dakota Johnson Chris Evans Pedro Pascal Zoe Winters. «continua Marin Ireland Dasha Nekrasova Sawyer Spielberg Lindsey Broad Eddie Cahill Will Fitz Halley Feiffer Alison Bartlett Rachel Zeiger-Haag Beshoy Mehany Joseph Lee John Magaro Madeline Wise Emiliano Díez
Genere
Commedia
Durata
116 min.
Nazione
Finlandia, USA
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
New York City, oggi. Lucy è una "combina coppie": il suo lavoro è quello di abbinare fra di loro i single in base a determinati parametri, che hanno a che fare prevalentemente con la condizione socio-economica e l'appetibilità fisica delle due persone coinvolte. Durante la festa di matrimonio di una coppia formata da Lucy la donna rivede John, l'uomo con cui aveva condiviso una grande storia d'amore ma che ha lasciato perché, da attore squattrinato, lui non poteva darle le comodità che lei esigeva - e infatti al matrimonio fa ancora il cameriere.
Nella stessa circostanza, seduta al tavolo dei single, Lucy si imbatte anche in Harry, che secondo i suoi parametri professionali è "un unicorno": super ricco, affascinante, educato, spiritoso e intenzionato ad avere una relazione seria. Da quel momento Lucy sarà divisa fra due uomini che rappresentano per lei anche due possibilità opposte di futuro.
Material Love è l'opera seconda della regista coreano-canadese Celine Song, drammaturga il cui film di esordio, Past Lives, è stato un successo inaspettato e pluripremiato, e che sembra intenta a specializzarsi in triangoli amorosi incentrati su scelte esistenziali, e ambientati in una New York come avamposto socioculturale.
Note
Così come in Past Lives al centro, più che l'amore, c'era la nostalgia per la strada non intrapresa, in Material Love l'amore è meno importante del valore che ognuno dà a se stesso attraverso le proprie scelte sentimentali. Il "dating" viene rappresentato come un mercato in cui si acquista o ci si mette in vendita in base ad una serie di parametri quantificabili: reddito, proprietà immobiliari, ma anche altezza in centimetri, peso in chili, numero di capelli rimasti, età anagrafica, elenco di pretese. Gli incontri che Lucy fissa per i suoi clienti sono in realtà trattative commerciali funzionali a definire il proprio e altrui valore di mercato, che nel 2025, secondo Song, coincide con quello esistenziale.
Lucy diventa così una contabile delle relazioni, ma deve anche improvvisarsi psicologa pronta a consigliare i suoi clienti (soprattutto donne) su quanto possano richiedere e quanto invece debbano accontentarsi, sempre in termini di percentuali quantificabili. Song ci presenta la sua protagonista come una vincente impeccabilmente abbigliata, sicura di sé e ammirata dalle colleghe e dai clienti, ma anche come una figurina rigida e triste che attraversa la sua vita con disincanto e una palpabile dose di amarezza. In profondità, ciò che la fa camminare come un burattino è la vergogna che prova per aver impostato le sue scelte personali sul parametro del materialismo spiccio, e averne poi fatto una professione.
Questa impostazione è molto interessante, così come lo sono le tematiche che Song mette sul piatto: niente di nuovo sotto il sole, intendiamoci, e infatti Material Love inizia con un prologo che vede due cavernicoli giurarsi eterno amore (senza parole), ma potrebbe anche mostrare gli stessi due litigare per chi porta a casa la cacciagione. Ma è vero che il tempo presente accentua l'aspetto materialista delle relazioni, e allarga il divario fra chi - soprattutto in una città costosa come New York - privilegia il benessere economico alla crescita personale. Song inquadra spesso i suoi personaggi da una distanza entomologica proprio perché fa di loro le cavie di un esperimento sociologico che riflette la deriva merceologica di una nazione, attualmente incarnata dal suo stesso presidente.