Davanti all'ascesa di Donald Trump si respira tutto l'orrore di Abbasi

THE APPRENTICE ALLE ORIGINI DI TRUMP

THE APPRENTICE ALLE ORIGINI DI TRUMP

120 min | Drammatico | Usa, Irlanda

Norba Conversano
Sala 1 17:10

Biglietto € 6,50, ridotto €5,00

Sala 1 19:20

Biglietto € 6,50, ridotto €5,00

Sala 1 21:30

Biglietto € 6,50, ridotto €5,00

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Ali Abbasi

Attori

Sebastian Stan Jeremy Strong Maria Bakalova Martin Donovan. «continua Emily Mitchell (II) Patch Darragh Stuart Hughes Michael Hough Joe Pingue Eoin Duffy Randy Thomas Chloe Madison Ben Sullivan James Downing Joel Labelle Moni Ogunsuyi Taylor Bernier Taylor Brunatti Andre Reiter Jai Jai Jones Aidan Gouveia Catherine McNally Michelle Doiron Katie Garyfalakis Chris Gleason Bruce Beaton Nabil Traboulsi Jim Chad Dina Roudman

Genere

Drammatico

Durata

120 min.

Nazione

Usa, Irlanda

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Donald Trump non ha ancora trent'anni ma è già divorato dal desiderio bruciante di diventare il re dell'immobiliare nella Grande Mela. In un club esclusivo, dove è riuscito ad infilarsi per conoscere gli uomini più in vista della città e cercare di capire come sono diventati miliardari, viene preso d'occhio da Roy Cohn, uno squalo di avvocato celebre per aver mandato alla sedia elettrica i Rosenberg ed essere stato uno dei fautori del maccartismo. Cohn vede nel giovane Trump un suo alter ego ancora da sviluppare, e Trump farà presso l'avvocato quell'apprendistato nell'"arte di fare affari" (che diventerà il titolo dell'autobiografia del 45esimo presidente degli Stati Uniti) basato su alcune regole fondamentali: attaccare sempre, negare tutto, e non ammettere mai una sconfitta. Col tempo il rapporto fra i due si ribalterà e l'allievo supererà il (cattivo) maestro in cinismo e mancanza di scrupoli.

Note

Nel film dell'iraniano-danese Ali Abbasi, scritto dal giornalista Gabriel Sherman, è però il giovane Donald nella posizione di essere promosso o bocciato, e per la prima parte della storia viene ritratto in modo favorevole, come un giovane ambizioso in una città fortemente competitiva animato dal desiderio di rivalsa verso quel padre che ha cresciuto lui e il fratello maggiore in modo autoritario e delegittimante.

La scelta di Abbasi, da osservatore non americano, è quella di avvicinarci al suo soggetto con gentilezza e solo più avanti affondare il coltello per rivelarcene la natura sempre più crudele. La spietatezza del futuro presidente degli Stati Uniti viene mostrata non tanto nei confronti della società americana (a cominciare da quegli afroamericani cui lui e il padre impedivano di affittare i loro casermoni popolari) quanto verso le persone a lui più vicine: il fratello maggiore Freddy, la moglie Ivana, e appunto Roy Cohn, verso cui Donald Trump ha mostrato una gretta ingratitudine, forse i un tentativo di cautelare l'attuale elettorato americano, dicendo loro: come potete rieleggere, e in generale fidarvi di un uomo che tradisce persino le persone a lui più care, gettandole via nell'istante in cui non gli sono più utili?


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