Emancipazione femminile, purtroppo le donne devono sempre dimostrare di essere delle eccellenze

MISERICORDIA
95 min | Melodramma | Italia
Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.
Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Emma Dante
Attori
Simone Zambelli Simona Malato Tiziana Cuticchio Milena Catalano Fabrizio Ferracane Carmine Maringola
Genere
Melodramma
Durata
95 min.
Nazione
Italia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
Una 'stella' cade in mare e un bambino nasce dalla pietra. Da qualche parte in Sicilia, in un borgo marinaro e fatiscente, le donne fanno le mamme di giorno e le puttane di notte. A governarle tutte è un miserabile guercio, che ha ucciso a botte la madre di suo figlio, Arturo, anima semplice e altrove, cresciuto a giri di maglia e di amore da Betta e Nuccia. Tra miseria e mare un giorno arriva Anna, giovane prostituta a cui piace soltanto la cioccolata. Naïf e bellissima, fa corpo con Betta e Nuccia contro il predatore che chiede la pelle di Arturo. Ma a quel ragazzo antico, dervisci che gira sulla spina dorsale del (loro) mondo, le mamme putative hanno apparecchiato un futuro migliore.
Note
Con "Misericordia, il suo nuovo film, Emma Dante porta (ancora una volta) le sue donne sfruttare ed umiliate oltre i limiti (a loro concessi). Ma le sue donne sono anche coraggiose e "misericordiose" nei confronti di una "creatura" che loro salvano da morte sicura! Una favola contemporanea, che racconta la disperata e sconfinata solitudine di tre esseri umani che cercano ad uscire dal degrado e lo squallore della vita in cui sono state obbligate.
La vulcanica regista ha costruito negli anni un'opera imponente fra teatro, lirica e letteratura, abitata da nonne, zie, mamme sovente sottomesse agli uomini. Per Emma Dante il teatro e il cinema sono mezzi per esorcizzare la loro scomparsa e per denunciare le loro vite sacrificate.
Misericordia, già acclamato spettacolo teatrale, si inscrive nella vena più sociale dell'autrice e in una casa miserabile dove le sue eroine allevano Arturo, eterno fanciullo che non parla ma gira, gira su stesso, innocente e gioioso. Piegate nella sofferenza o esaltate nella gioia si stringono come Erinni di fronte all'ingiustizia e contro l'orco che minaccia la 'culla'. Le madri di Arturo non sono delle sante, si tirano i capelli, si urlano addosso e rovesciano sullo schermo un fiume di rifiuti sublimati. Lavorano a maglia e vendono a poco prezzo quei loro corpi stanchi e magnificati dalle loro stesse imperfezioni.
Votata a un sistema creativo fondato sulla rielaborazione favolistica del mito, Emma Dante inserisce nella tradizione del neorealismo italiano una forma puramente teatrale in cui il corpo è sovrano, energia, scintilla. Non si tratta di una rappresentazione naturalistica della povertà, della disabilità e della violenza ancestrale sulle donne ma di un gesto artistico che disegna con la luce, il mare e gli elementi intorno. E poi ci sono le canzoni, le filastrocche, il dialetto, la lingua degli esclusi e dei poveri che non comprendiamo più e che le sue attrici, Simona Malato, Tiziana Cuticchio e Milena Catalano, masticano e spuntano con cuore grande e grandi bocche.