viaggio di redenzione del quale abbiamo disperatamente bisogno oggi

CINQUE SECONDI

CINQUE SECONDI

105 min | Melodramma | Italia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Paolo Virzì

Attori

Valerio Mastandrea Galatéa Bellugi Valeria Bruni Tedeschi Ilaria Spada. «continua Anna Ferraioli Ravel Francesco Dominedò Anna Lazzeri

Genere

Melodramma

Durata

105 min.

Nazione

Italia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Adriano Sereni è un cinquantenne che vive da recluso dentro un'ex scuderia. Non fa entrare in casa nemmeno il tecnico per riparare la caldaia, o il postino che gli consegna raccomandare destinate a rimanere chiuse, e si ciba solo di scatolette che abbandona in giro per la sua disordinata dimora. Non si lava praticamente più e "puzzicchia", come dice la sua amica Giuliana Marziali, che è stata sua socia in un importante studio legale: perché Adriano era un avvocato di successo, prima che un tragico evento gli spezzasse la vita in due. Giuliana cerca di convincerlo a presentarsi in tribunale - sì, le raccomandate erano convocazioni giudiziarie - ma lui accetta solo perché gli pare un'opportunità di rivedere il figlio Matteo, rimasto a vivere con l'ex moglie, cui manda messaggi quotidiani che rimangono senza risposta. Intanto, nella villa abbandonata di fronte alle scuderie, si accampa un gruppo di ragazzi, capitanato dalla volitiva Matilde, che vuole piantare viti e fare il vino, disturbando lo scorbutico eremita.

Note

Che cos'è un padre? È questa la domanda che Cinque secondi, il nuovo film diretto da Paolo Virzì e scritto insieme al fratello Carlo e a Francesco Bruni (anche coautore del soggetto), e per fortuna non è un film a tesi, ma una storia vera e propria, per certi versi quasi una favola (il gruppo dei giovani disturbatori" che passano gran parte del temo a suonare e cantare sono davvero una fantasia bucolica).

Cinque secondi appare come il doloroso precipitato dell'esperienza di padre separato del regista sublimata in forma artistica, depurata dal rancore, ma ancora profondamente radicata nella paura di non essere la figura paterna che sperava per i propri figli: non è un caso che nella squadra del film ci siano suo fratello e sua figlia Ottavia, qui (ottima) costumista.

Adriano è "un padre che ha sempre navigato controvento", che ha compiuto azioni "inadatte" e ha immaginato il proprio ruolo in modo creativo e inconsueto per poi comprenderne "cinque secondi" troppo tardi i rischi. Si è rivelato a se stesso un padre "inadatto" e "inutile", e adesso è intento ad espiare quella colpa, comportandosi come un Clint Eastwood maremmano (e ricordiamo che il nucleo del senso di colpa di Eastwood, che è anche il nucleo doloroso e irrisolto di alcuni dei suoi film, è il tormentato rapporto con una delle sue figlie).


Nei nostri cinema