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Trama

L'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasi vivono in ambienti equatoriali isolati simili a quiell in cui prosperavano un tempo.Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono la chiav per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all'umanità.

Perché se possiamo parlare di Jurassic World – La Rinascita come del miglior capitolo della saga Jurassic dai tempi de Il Mondo Perduto – Jurassic Park del 1997, il merito è soprattutto di quel Gareth Edwards che tra Rogue One: A Star Wars Story e The Creator ha ampiamente dimostrato di non temere affatto le sfide impossibili. Con la sua attenzione particolare al world-building immersivo e il taglio registico dal respiro kolossal tra l'iperrealismo e il fantastico, ha finito con il rendere Jurassic World - La Rinascita un'esperienza cinematografica sensoriale che vi travolgerà come pochi altri film della sua generazione.

Note

L'intremontabile serie di Jurassic si evolve verso una nuova e sorprendente direzione.

Nuovi personaggi, nuove ambientazioni, nuove dinamiche. Uno strappo al recente passato narrativo, figlio del fatto che sia i Jurassic Park che i primi tre Jurassic World avevano chiuso il cerchio dei loro cicli narrativi. Un'idea sviluppata da Koepp su intuizione del co-produttore d'eccezione. Quello Steven Spielberg che ha indirizzato lo sguardo di Koepp sin dalla prima bozza della sceneggiatura, con cui rivisitare il concetto dell'invasione umana in un ambiente di dinosauri dopo che sia Il Regno Distrutto che Il Dominio avevano provato a raccontare il contrario. Il vero colpo di genio da puro intrattenimento spielbergiano sta nel modo in cui Jurassic World – La Rinascita sceglie di affrontarlo. Una dinamica da commando rievocativa nell'inerzia, nello spirito e nel ritmo, all'intramontabile Aliens di James Cameron.